Dal 28 febbraio al 2 marzo 2025
venerdì 28 e sabato 1 ore 21.00, domenica 2 ore 16.00
David Mamet presenta
Boston Marriage
Di
David Mamet
Traduzione
Masolino D’Amico
Con
Maria Paiato
Mariangela Granelli
Ludovica D’Auria
Regia
Giorgio Sangati
Scene
Alberto Nonnato
Luci
Cesare Agoni
Costumi
Gianluca Sbicca
Musiche
Giovanni Frison
Assistente alla regia
Michele Tonicello
Produzione
Centro Teatrale Bresciano
Teatro Biondo di Palermo
In accordo con
Arcadia & Ricono Ltd
Per gentile concessione
di A3 Artist Agency
E’ un Mamet diverso dal solito,
che si prende una vacanza dalla gravità e […]
si diverte a parodiare la prosa ampollosa dell’epoca.
Ma dietro l’apparente assurdità della superficie
si nasconde l’intento ambizioso di rovesciare la realtà
attraverso uno scherzo che mira a creare
anche un po’ di raffinatissimo scandalo.
Giorgio Sangati
Stati Uniti, fine Ottocento, un salotto, due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato fioccano volgarità e veniamo a sapere che le due sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione «Boston Marriage», infatti, era in uso nel New England a cavallo tra il XIX e il XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini.
Dopo la separazione, Anna, la padrona di casa, ha trovato un uomo ricco che la mantiene e vorrebbe ora approfittare della protezione di lui per riprendere con sé Claire, appena arrivata in visita. Ma Claire non è lì per quello; è tornata per ben altri motivi e la riconquista si rivelerà molto più complicata del previsto, con colpi di scena rocamboleschi che coinvolgeranno anche la giovane cameriera, in un crescendo ritmico esilarante, quasi da farsa.
E un Mamet diverso dal solito, che si prende una vacanza dalla gravità e gioca per il gusto di giocare, strizza l’occhio agli esperimenti brillanti di Tennessee Williams, ma, soprattutto, all’“Importanza di essere Franco” di Oscar Wilde. Protagonista assoluto, insieme alle interpreti, è il linguaggio e, di contro, il non-detto, l’allusione, la stravaganza, il paradosso.
È una prova per grandissime attrici come Maria Paiato e Mariangela Granelli, vere e proprie funambole della parola e dell’emozione che giocheranno insieme a Ludovica d’Auria questa bizzarra partita all’ultimo sangue per smascherare ogni convenzione riguardo l’Amore.