Dal 5 al 7 aprile 2024
venerdì 5 e sabato 6 ore 21.00, domenica 7 ore 16.00
Compagnia Elledieffe (Luca De Filippo) in
L’arte della commedia
Di
Eduardo De Filippo
Adattamento e regia
Fausto Russo Alesi
Con
Oreste Campese, attore capocomico
Fausto Russo Alesi Veronesi
piantone
David Meden Palmira
padrona d’osteria
Sem Bonventre
Sua Eccellenza De Caro, prefetto
Alex Cendron
Giacomo Franci, suo segretario
Paolo Zuccari
Quinto Bassetti
Filippo Luna
Padre Salvati
Gennaro De Sia
Lucia Petrella
Imma Villa
Gerolamo Pica
Demian Troiano Hackman
Un uomo
Davide Falbo
Scene
Marco Rossi
Costumi
Gianluca Sbicca
Musiche
Giovanni Vitaletti
Luci
Max Mugnai
Consulenza per
i movimenti di scena
Alessio Maria Romano
L’arte della Commedia, la straordinaria e geniale opera di Eduardo De Filippo fa parte della raccolta dei “giorni dispari”, le commedie scritte dal dopoguerra in poi che affrontano le difficili e problematiche questioni del vivere quotidiano, delle relazioni private e pubbliche tra gli esseri umani. Incredibile è la forza e l’attualità del testo che ci porta in maniera implacabilmente diretta a confrontarci con la mortificazione e la censura della cultura attraverso un’ambigua e allo stesso tempo tragica e farsesca commedia in due atti e un prologo.
Scritta nel 1964 è un’opera poco frequentata, apparentemente meno esplosiva rispetto ai più famosi capolavori; si tratta invece di un testo magistrale, di ampio respiro e straordinariamente imperfetto, come imperfetto è l’essere umano alla ricerca della sua identità, del suo bisogno di tutela, del suo diritto di esistere, alla ricerca insomma di risposte a quelle domande impellenti e necessarie che non possono attendere più. L’arte della commedia ci parla del rapporto contradditorio tra lo Stato e il “Teatro” e sul ruolo dell’arte e degli artisti nella nostra società, ma le domande, i dubbi, le responsabilità, i vincoli e le debolezze che Eduardo mette in campo ci riguardano tutti e quel “Teatro”, sia esso una compagnia teatrale, una comunità o un piccolo mondo, si fa risuonatore del nostro rapporto con il potere e con il bisogno di essere ascoltati e soprattutto riconosciuti.