Dal 29 novembre al 1 dicembre 2019

venerdì 29 e sabato 30 novembre ore 21.00, domenica 1 dicembre ore 16.00

Alessio Boni e Serra Yilmaz in

Don Chisciotte

Alessio Boni in Don Chisciotte

Adattamento di

Francesco Niccolini


Liberamente ispirato

al romanzo di

Miguel De Cervantes


Drammaturgia

Roberto Aldorasi

Alessio Boni

Marcello Prayer

Francesco Niccolini


Con

Alessio Boni

Serra Yilmaz

e con

Marcello Prayer

Francesco Meoni

Pietro Faiella

Liliana Massari

Elena Nico

Nicoló Diana


Scene

Massimo Troncanetti


Costumi

Francesco Esposito


Luci

Davide Scognamiglio


Musiche

Francesco Forni


Regia

Alessio Boni

Roberto Aldorasi

Marcello Prayer

Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancor più che il coraggio, per compiere atti eroici.

La lucida follia permette di sospendere il senso del limite: quel “so che dobbiamo morire” che spoglia di senso il quotidiano, ma che solo ci rende umani.

Amleto, coevo di Don Chisciotte, si chiede: chi vorrebbe faticare, soffrire, lavorare indegnamente, assistere all’insolenza dei potenti, alle premiazioni degli indegni sui meritevoli, se tanto la fine è morire?

Don Chisciotte trascende questa consapevolezza e combatte per un ideale etico, eroico, che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano e che, involontariamente, l’ha reso immortale.

È forse folle tutto ciò? È meglio vivere a testa bassa, inseriti in una rete di regole pre-determinate? Gli uomini che hanno osato vincolarsi da questa rete – con il sogno, la fantasia, l’immaginazione – sono stati spesso considerati “pazzi”. Salvo poi venir riabilitati dalla Storia stessa, ricordati in eterno: tra gli altri, Galileo, Leonardo, Mozart, Che Guevara, Mandela, Madre Teresa, Steve Jobs e, perché no, Don Chisciotte.


Chisciotti e cavalieri erranti, sparpagliati per il mondo o chiusi dentro le mura, sono sempre gli stessi, quelli di un tempo, quelli di oggi e quelli di domani, savi e pazzi, eroi e insensati. Non sono venuti al mondo per vivere meglio o peggio. Quando l’universo nella solitudine si abbandona alle proprie miserie, loro pronunciano parole di giustizia, d’amore, di bellezza e di scienza.

Fernando Arrabal, Uno schiavo chiamato Cervantes


E io dico che Don Chisciotte e Sancho vennero al mondo affinché Cervantes potesse narrare la loro storia e io spiegarla e commentarla, o meglio, affinché Cervantes la raccontasse e la spiegasse e io la commentassi. Può raccontare, spiegare e commentare la tua vita, mio caro Don Chisciotte, soltanto chi è stato contagiato dalla tua stessa follia di non morire.

Miguel de Unamuno, Vita di Don Chisciotte e Sancho